Importanza della comunicazione atleta-allenatore
L’analisi di dati, numeri, grafici e parametri oggettivi relativi all’allenamento caratterizzano i software dedicati alla preparazione atletica degli atleti. Quando ben interpretati permettono una stima predittiva della prestazione fisiologica. La prestazione umana, tuttavia, è per buona parte determinata da come l’atleta interpreta e percepisce gli allenamenti dal punto di vista psicologico. In questo contesto la comunicazione tra allenatore ed atleta è fondamentale.
Il preparatore atletico ha il compito di analizzare gli innumerevoli dati analitici che CoachPeaking mette a disposizione, ma deve poi avere la capacità di comunicare in modo semplice e coinciso la sintesi di questi dati all’atleta. Questo è possibile solamente quando le sensazioni i pensieri e le riflessioni dell’atleta accompagnano gli allenamenti. CoachPeaking può dire, ad esempio, che un allenamento sulle ripetute è stato svolto entro i parametri assegnati, ma non può dire le sensazioni (facilità, difficoltà, stanchezza) che l’atleta ha provato. Avere uno strumento che permetta una comunicazione diretta tra atleta e allenatore sul singolo allenamento è un modo per avere una relazione ed un controllo sugli allenamenti più stretto e motivante.
Con i feedback scritti dagli atleti è possibile adattare gli allenamenti futuri con un maggior grado di aderenza rispetto alla reale situazione psico-fisica. Il feedback soggettivo diventa quindi parte fondamentale del processo di allenamento.
A tal proposito bisogna educare l’atleta a fornire commenti coerenti interpretando al meglio le sensazioni del proprio corpo in risposta all’allenamento. Capire ciò che ha funzionato meglio e cosa invece è migliorabile..
Lasciare commenti precisi, soprattutto quando non si è in presenza sul campo, permette all’allenatore di capire come l’atleta ha gestito la sessione di allenamento, nonché lo stato mentale e fisico.
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TAKE HOME MESSAGE
Molti atleti di fronte al compito di scrivere commenti relativi all’allenamento eseguito non sanno bene cosa indicare. Sicuramente ci vengono in aiuto i feedback soggettivi di sintesi (RPE percezione della fatica – Autovalutazione dell’Allenamento) ma ecco alcune linee guida che possono aiutare:
● essere il piu obbiettivi possibile;
● commentare le sensazioni provate;
● indicare le andature con cui si stavano facendo le ripetute;
● evidenziare aspetti positivi o eventuali criticità;
● indicare se la fatica è in linea o meno con quella che l’allenamento presentava;
● indicare variazioni significative fatte rispetto all’allenamento assegnato.